Primo soccorso: come agire in situazioni di emergenza? 

Primo soccorso

 Il primo soccorso è un insieme di tecniche immediate da adottare in situazioni di emergenza per salvare vite umane, ridurre i danni e stabilizzare la persona in attesa dei soccorsi. Per la Giornata Mondiale del Primo Soccorso, Casa del Sole vuole sensibilizzare tutti sull’importanza di conoscere le basi di queste tecniche, poiché chiunque potrebbe trovarsi nella condizione di dover intervenire.  

Vogliamo ricordare, però, per chi non è un esperto, che il supporto telefonico del 112 o di un altro numero di emergenza locale sarà fondamentale per ricevere indicazioni precise su come agire. 

 Quindi, come muoversi? 

Cosa si intende per primo soccorso e quali sono i numeri fondamentali da chiamare?

Cosa si intende per primo soccorso e quali sono i numeri fondamentali da chiamare 

 Il primo soccorso è un intervento tempestivo che mira a stabilizzare un individuo che ha subito un trauma o un malore, prima dell’arrivo di personale medico qualificato. 

In Italia, il numero da chiamare per emergenze sanitarie è il 112, ma potrebbe variare in base al Paese o alla regione in cui ci si trova. Durante la chiamata, è cruciale fornire informazioni precise sulla situazione: il tipo di emergenza, il numero di persone coinvolte e il luogo dell’incidente. 

Le regole fondamentali  

Per chi si trova a prestare primo soccorso, è importante seguire alcune regole chiave: 

  • Chiama immediatamente il 112 o il numero di emergenza locale, e spiega con calma cosa è successo e dove ti trovi.
  • Valuta lo stato di coscienza: chiedi alla persona coinvolta se può sentirti e rispondere. Controlla il respiro e il battito cardiaco. 
  • Inizia la rianimazione cardiopolmonare (RCP) solo se la persona non respira o se non rilevi il battito cardiaco. Comprimi con forza al centro del torace, seguendo un ritmo di 100-120 compressioni al minuto. Se sei addestrato, alterna le compressioni con 2 ventilazioni. Se non hai mai fatto questa manovra, non ti preoccupare: l’operatore sanitario al telefono ti aiuterà a gestire la situazione. 
  • In caso di ferite sanguinanti, applica pressione diretta sulla ferita con un panno pulito e, se possibile, solleva la parte colpita sopra il livello del cuore. 
  • Monitora costantemente la vittima e mantieni la calma fino all’arrivo dei soccorsi. Come ricordato, gli operatori del 112 potranno aiutarti telefonicamente durante le manovre, se necessario. 

Cosa non fare in caso di emergenza   

Chi non ha esperienza nel primo soccorso deve ricordare di mantenere la calma e agire seguendo le indicazioni ricevute telefonicamente dagli operatori sanitari.  

Per la tua sicurezza e, soprattutto, per la salute della vittima:  

  • Non improvvisare manovre senza guida: eseguire tecniche errate può causare ulteriori danni. 
  • Non somministrare cibi, bevande o farmaci alla persona soccorsa, a meno che non sia strettamente necessario e tu sia certo della diagnosi. 
  • Non lasciare mai la vittima incustodita, tranne nei casi in cui devi procurarti aiuto immediato. 

Il corso di primo soccorso: cos’è e cosa prevede 

Partecipare a un corso di primo soccorso è il modo migliore per essere pronti a intervenire correttamente in situazioni di emergenza. I corsi sono organizzati da enti come la Croce Rossa Italia e includono: 

  • Teoria: lezioni sulle principali tecniche di soccorso, come il trattamento di ferite, ustioni e fratture. 
  • Pratica: esercitazioni di RCP, uso del defibrillatore (AED) e gestione delle vie aeree ostruite. 
  • Certificazioni: al termine del corso, si riceve un attestato che certifica le competenze acquisite, utile anche in ambito lavorativo. 

Vaccini obbligatori per l’ingresso a scuola: guida per i genitori 

Vaccini Obbligatori

Settembre è arrivato e, con questo, si avvicinano anche le aperture scolastiche. Tra chi inizia e chi ri-inizia, però, c’è un aspetto cruciale da non sottovalutare: la conformità alle vaccinazioni obbligatorie richieste per l’iscrizione a scuola.  

Il Ministero della Salute, infatti, stabilisce precise linee guida per garantire la salute collettiva e prevenire la diffusione di malattie infettive. 

Ogni età e grado scolastico ha le proprie direttive sul tema, scopriamo quali. 

Vaccini obbligatori per la prima fascia d’età: nido e infanzia 

Per i bambini che frequentano il nido e la scuola dell’infanzia, le vaccinazioni obbligatorie sono fondamentali per proteggere non solo il singolo bambino, ma anche l’intera comunità scolastica. Le vaccinazioni previste per questa fascia d’età includono:  

  1. Esavalente – Protegge contro sei malattie: difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B ed Haemophilus influenzae di tipo b. È somministrata in tre dosi durante il primo anno di vita. 
  2. Vaccinazione contro il morbillo, parotite e rosolia (MPR) – Solitamente somministrata tra i 12 e i 15 mesi, con un richiamo previsto tra i 5 e i 6 anni. 
  3. Vaccino contro la varicella – Può essere somministrato insieme al MPRV (morbillo, parotite, rosolia e varicella), come previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV).

Queste vaccinazioni sono obbligatorie per l’accesso a nidi e scuole dell’infanzia, salvo specifiche esenzioni mediche. 

Vaccini obbligatori per la scuola primaria 

Quando i bambini passano alla scuola primaria, non sono richiesti nuovi vaccini obbligatori oltre a quelli già somministrati nella prima infanzia. Tuttavia, è possibile che alcuni studenti abbiano bisogno di completare il ciclo di vaccinazioni, come i richiami del vaccino MPR (morbillo, parotite e rosolia) e della varicella, se non già effettuati. 

Inoltre, è importante che i genitori continuino a monitorare lo stato vaccinale dei propri figli per garantire che tutte le dosi richieste siano state somministrate, mantenendo un calendario aggiornato delle vaccinazioni. 

Vaccini obbligatori per la scuola secondaria di primo e secondo grado 

Per la scuola secondaria di primo e secondo grado (medie e superiori), non sono previsti nuovi vaccini obbligatori rispetto a quelli già somministrati in precedenza. Tuttavia, è fondamentale verificare che i richiami dei vaccini contro difterite, tetano, pertosse e poliomielite (DTP-IPV) siano stati eseguiti. Questi richiami sono spesso somministrati intorno agli 11-12 anni.  

Anche in questa fase, il rispetto del calendario vaccinale è essenziale per garantire una protezione continua contro le malattie infettive, soprattutto in un contesto scolastico dove il rischio di contagio può essere maggiore. 

Maggiori informazioni 

Per ulteriori dettagli sulle vaccinazioni obbligatorie e per consultare il calendario vaccinale aggiornato, è possibile visitare il sito del Ministero della Salute.